L’ULTIMO RESPIRO
Morire, abbandonare prima di altri questa terra, perche’ non possiamo scegliere come andarcene ?
Perche’ questi ultimi momenti devo passarli sdraiata in un letto di ospedale ?
Piena di tubi che entrano ed escono dal mio corpo, dalla mia intimita’, sono collegata con dei cavi elettrici a macchinari che suonano e lampeggiano…..adesso che ricordo, nessuno mi ha chiesto il permesso di poterlo fare, e se io non avessi voluto ?
Chi sono queste persone che possono decidere per me ?
Hanno studiato, d’accordo ma la mia volonta’ , cio’ che voglio, quello che penso, non puo’ essere messo da parte per lasciare il posto a lauree appese ai muri degli ambulatori, camici colorati,… non sono me, non sono nei miei pensieri, non sanno niente della mia vita.
Iniettano nelle mie vene liquidi di ogni genere, sento pronunciarne i nomi, riconosco solo ” Morfina “, forse e’ per questo che non sento nessun dolore, ma anche se mi lasciassero andare smetterei di sentire dolore… percepisco solo il fastidio dei tubi di plastica che mi entrano dentro.
Ho sete, questa e’ l’ unica cosa di cui sento il bisogno, un bicchiere dell’acqua che esce dalla fontana dietro casa mia, lo stesso posto dove, da ragazza, ho dato il mio primo bacio a quello che sarebbe diventato mio marito, lo stesso a cui un giorno avevo giurato che se ne sarebbe andato fra le mura di casa nostra e non ho potuto farlo.
Ho voglia di tornare nella mia casa, fra le mie cose, non ho cambiato nulla da allora, tutto e’ rimasto com’era… voglio sentire l’odore di fumo della stufa, quell’odore di vecchio che e’ la mia storia, la mia vita, invece mi costringono a respirare odori di disinfettanti, urina, merda….
Voglio sdraiarmi nel mio letto, lo stesso dove ho partorito le mie due figlie, vedere ai piedi del letto le sedie che ho impagliato insieme al mio uomo, osservare le travi del tetto, invece mi costringono a guardare un soffitto bianco asettico con dei buchi da dove esce un’aria che non ha nulla di naturale e delle luci che mi danno solo fastidio.
Voglio che siano le mie figlie a prendersi cura di me, cosi come io ho fatto con loro quando erano piccole, non voglio queste persone che per me sono niente, persone che mentre mi lavano parlano dei fatti loro :
Sai, ieri sera su Facebook ho postato la foto della zuppa inglese che ho fatto, l’hai vista ?
No, internet da me e’ da un po che non funziona ma appena l’ho messo a posto la guardo….
…persone che si accorgono di me solo se un macchinario collegato al mio corpo fa un suono diverso dal solito.
Purtroppo o per fortuna ho molto tempo per pensare, nello schermo che e’ la mia mente vedo i cani che abbiamo avuto e i due che abbiamo dovuto sopprimere perche’ soffrivano…anch’io sto soffrendo, … perche’ la stessa pieta’ che c’e’ per gli animali non si puo’ avere per noi umani ? Cosa sperano di ottenere prolungando la mia vita….vita…… non e’ vita questo accanimento a rimandare un appuntamento che tanto avverra’ comunque, l’appuntamento piu’ importante della mia vita…della vita di ognuno di noi, un appuntamento a cui nessuno manchera’ .